Pagine dalla letteratura teosofica
"Buddhismo Esoterico” di A.P. Sinnett, pp. 1115-116 (Edizioni Teosofiche Italiane, 2021). Pubblicato sulla Rivista Italiana di Teosofia di settembre-ottobre 2022.
"Parlando in generale, la filosofia occidentale non ha avuto l’opportunità di apprezzare la spiritualità; e non ha potuto conoscere la portata delle facoltà interiori dell’uomo, ma si è semplicemente mossa a tentoni in direzione della credenza che esistessero queste facoltà interiori e Kant stesso, il più grande esponente moderno di questa idea, ha affermato che esiste una facoltà intuitiva, se solo sappiamo come usarla.
Coltivare la spiritualità e fornire i mezzi per servirsene sono la scienza occulta nel suo aspetto più elevato. Il lavoro riguardante il semplice potere sulle forze della Natura, l’investigare su alcuni dei suoi segreti più sottili riguardo i princìpi interiori che controllano i risultati fisici ed esteriori sono la scienza occulta nel suo aspetto più basso e in quella regione inferiore della sua attività la semplice scienza fisica può, e deve, gradualmente imbattersi. Ma l’acquisizione attraverso il semplice intelletto, la scienza fisica in excelsis, dei privilegi che sono propri della spiritualità è uno dei pericoli di questa lotta che decide sul destino finale dell’ego umano. E questo perché c’è un aspetto che anche i processi intellettuali più perfetti non possono aiutare in alcun modo l’umanità a realizzare, ovvero la supremazia dell’esistenza spirituale. Al contrario l’intelletto è il pro dotto di cause fisiche, della perfezione del cervello fisico, e non tende che a risultati puramente fisici, al perfezionamento del benessere materiale. Sebbene l’intelletto moderno, facendo una concessione al 'fratello debole' e alla 'religione' che guarda con disprezzo bonario, non condanni la spiritualità, certamente considera però la vita fisica dell’uomo come l’unico argomento serio di cui si debbano occupare uomini retti e filantropi onesti. Ma ovviamente, se l’esistenza spirituale, coscienza vivida e soggettiva, realmente procede per periodi più grandi di quelli dell’esistenza fisica nella ragione, come abbiamo visto nell’esporre le condizioni devachaniche, nella propor zione di 80 ad 1, risulterà evidente che l’esistenza soggettiva dell’uomo è più importante della sua esistenza fisica e che l’intelletto si inganna completamente, quando tutti i suoi sforzi tendono soltanto al miglioramento dell’esistenza fisica.
Queste considerazioni mostrano come la scelta tra il bene e il male, fatta dall’ego umano nel corso della grande lotta tra intelletto e spiritualità, non è una semplice scelta tra idee apertamente in contrasto, come vizio e virtù".
Link al libro: https://www.eti-edizioni.it/classici/474-il-buddhismo-esoterico.html